Papa Francesco in occasione del prossimo Giubileo ci invita tutti ad essere “pellegrini di speranza”. La prima sera dicevamo che il pellegrino si distingue dal vagabondo perché ha ben chiara la “meta”. Cerchiamo di non dare mai per scontato che la meta sia sempre chiara per noi.
Lasciamoci “sorprendere” sempre dal Signore che è continuamente all’opera. Il povero Zaccaria, pur essendo nel tempio, resta privo della parola perché non si fida completamente dell’annuncio dell’angelo perché non si lascia “sorprendere” da ciò che aveva ’sperato’ per tutta la vita.
Ci incoraggia ancora a riflettere il Papa che nella Bolla d’indizione del Giubileo così scrive : “la speranza è quella che, per così dire, imprime l’orientamento, indica la direzione e la finalità dell’esistenza credente” (n. 18).
In preghiera…
Signore Gesù,
la nostra esistenza credente
talvolta si lascia ‘assorbire’
dalla comune mentalità
che porta a vedere tutto e tutti
col metro della convenienza
e con i criteri dell’utilitarismo egoistico.
Aiutaci a capire che Tu soltanto
sei capace di indicarci
l’orientamento,
la direzione
e la finalità dell’intera nostra vita.
Infatti, solo Tu,
non illudi nessuno
e non deludi mai.
Amen.
(p. Enzo Smriglio)
Audio dell’omelia di p. Enzo Smriglio